Mathieu Potte-Bonneville

Du penseur de l'usage aux luttes des usagers



Scheda d'ascolto

[00:00-02:54] L’obiettivo dell’intervento di Potte-Bonneville è quello di ritornare sulle empiricità di un certo numero di lotte e movimenti, nella convinzione che è proprio a questo livello che si giocano attualmente la maggior parte delle poste in gioco politiche. A tal proposito, il pensiero di Michel Foucault si rivela essere uno strumento particolarmente fecondo per queste lotte che rientrano nell’ordine del conflittuale, e che si strutturano attorno alla nozione di “uso”. [02:55-07:29] Potte-Bonneville si riferisce, come caso specifico e allo stesso tempo paradigmatico di altre pratiche di resistenza, alle lotte degli usagers del sistema penitenziario, mettendo in luce i rapporti e gli spostamenti tra il dominio del giuridico (trasformazione dello stato di diritto e delle procedure giuridiche), rivendicazioni puntuali, sviluppo della categoria di usager nelle maglie della politica. [07:30-15:01] In che modo la griglia foucaultiana ci può essere utile per comprendere queste forme di lotta? Le analisi di Sorvegliare e punire e di Bisogna difendere la società prendono a tema la questione della produzione degli individui in quanto soggetti politici, e sottolineano la polivalenza tattica dei discorsi. In effetti, l’aspetto più rilevante in queste lotte di usagers è che la nozione stessa di “uso” è impiegata dalla razionalità di potere attuale e, allo stesso tempo, rappresenta il punto d’appoggio per pratiche di resistenza che mirano a mettere in questione in modo radicale simile razionalità. [15:02-26:34] L’immediatezza di queste lotte e il carattere intollerabile del potere sono gli elementi che caratterizzano i movimenti attuali di usagers. Il loro scopo, Foucault ce lo ha indicato, non è quello di prendere il potere o di rovesciare l’opposizione governanti-governati, bensì quello di negoziare uno spazio di libertà. [26:35-36:14] Non per questo tali lotte sono meno radicali: al contrario, esse combattono il potere nella sua affermazione più diretta, senza situarsi in una logica di rovesciamento dei rapporti di forza. Si tratta di lotte irriducibili alle figure classiche della soggettivazione politica. [36:15-48:15] Prendendo spunto dall’idea di una polivalenza tattica del concetto di usager, Potte-Bonneville, attraverso la nozione di contro-condotta, marca una distinzione molto interessante tra “usi normati” e “contro-usi” – distinzione attraverso cui passa ogni possibilità di resistenza, dal momento che la lotta non è mai qualcosa di esteriore al potere, quanto piuttosto una forza che cerca di influenzarlo. [48:16-01:15:28] Discussione.


Parole chiave: usi normati, contro-usi, lotte specifiche, polivalenza tattica (dei discorsi), pratiche di soggettivazione.


L’autorizzazione per l’embedded di questo video proviene dall’ENS Savoirs en multimédia, che ne detiene tutti i diritti e che ringraziamo dunque infinitamente. In particolare, l’intervento di Potte-Bonneville si può trovare qui.

 
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