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PresentazioneIl nostro progetto di una rivista e di un sito web dedicati a Michel Foucault mira innanzitutto a colmare una sorta di vuoto, presente nell’ambito della ricerca italiana, attorno a un pensiero e un pensatore tra i più influenti del XX secolo. A partire dai primi anni ’90 sono stati resi disponibili svariati testi foucaultiani rimasti sino ad allora inediti e, verso la fine di questa decade, hanno cominciato a vedere la luce anche i corsi al Collège de France, la cui pubblicazione è ancora in corso. Dinnanzi a simile fiorente attività editoriale, in Italia non sono certo mancate monografie, opere collettive o recensioni, né vanno ignorati i convegni internazionali e i numeri speciali che alcune riviste hanno dedicato al pensatore francese; tutto ciò non ha però mai portato, almeno finora, alla creazione di una piattaforma comune di ricerca in cui possano interagire con una certa continuità gli studiosi di Foucault tanto italiani quanto stranieri. Proprio la creazione di tale piattaforma rappresenta lo scopo principale del nostro progetto. Più precisamente, il nostro intento è quello di fornire una cornice che consenta di prestare maggiore attenzione al nesso tra la “boîte à outils” foucaultiana e la ricerca di un senso da dare alla nostra attualità. Questo significa, in prima istanza, tentare di delineare una cartografia delle ricezioni e degli usi dei concetti elaborati da Foucault, al fine di mostrare come la sua cassetta degli attrezzi possa rivelarsi ancora utile per interrogare il nostro presente e consentirci di prendere posizione rispetto a molte questioni che emergono nella nostra attualità. Da ciò deriva la necessità di sondare il complesso di appropriazioni e interpretazioni che hanno reso quella di Foucault una “travelling theory”, ovvero una prospettiva di analisi e insieme una postura critica in grado di attraversare confini disciplinari, di setacciare archivi diversi da quelli aperti dal suo stesso autore, e di offrire strumenti e materiali per riflettere efficacemente su tutti quegli eventi caratteristici della molteplicità degli spazi e dei tempi che, sovrapponendosi, costituiscono il nostro presente globale. Si tratta, in breve, di ampliare lo spettro di problematizzazioni proposto da Foucault, utilizzando gli strumenti che egli stesso ha messo a nostra disposizione grazie alle sue riflessioni. Del resto, è un fatto che negli studi postcoloniali o in quelli di genere, per esempio, la ricezione e l’uso di Foucault abbiano prodotto alcuni sviluppi teorici e politici dai quali oggi sarebbe impossibile prescindere – anche là dove il metodo foucaultiano appare essere stato forzato o recepito solo parzialmente. Allargare in tal modo il campo di problematizzazioni non significa però affatto assumere i temi e le questioni presenti nell’opera di Foucault soltanto allo scopo di dissolverli, il più in fretta possibile, negli usi che ne sono stati fatti. Al contrario, il serrato confronto con le dinamiche relative alle ricezioni e all’uso della “boîte à outils” foucaultiana, nei nostri propositi, deve servire ad innescare un circolo virtuoso che faccia capo a due opposti movimenti. Da un lato, l’esigenza di lavorare su archivi e situazioni diversi da quelli presi in considerazione da Foucault dovrebbe consentire di alimentare una tensione critica in grado di ravvivare l’esame interno dei testi foucaultiani (da quelli più noti agli inediti). Dall’altro lato, lo studio approfondito delle strategie archeologiche e degli intenti genealogici presenti nei testi del pensatore francese potrebbe fornire una via privilegiata per fare successivamente ritorno, ma in possesso di strumenti più adeguati, a quegli ambiti dove l’uso di Foucault si è rivelato (ed è ancora) epistemologicamente, politicamente ed eticamente cruciale. In altri termini, l’intero nostro progetto si basa sul presupposto che il pensiero di Foucault sia ancora vivo, vale a dire capace di suscitare effetti significativi nell’attuale produzione di sapere dei più svariati settori disciplinari e nell’orizzonte etico-politico globale della nostra attualità. |