Stéphane Legrand

La généalogie foucaldienne du libéralisme



Scheda d'ascolto

[00:00-03:29] L’oggetto di questa relazione sarà un’analisi dell’articolazione tra relazioni di potere e rapporti economici, principalmente attraverso la riflessione fatta da Foucault in Nascita della biopolitica, dove il liberalismo è concepito come pratica e maniera di razionalizzare l’esercizio del potere governamentale. [03:30-10:11] Ciò che Foucault sottolinea in ultima analisi è l’incompatibilità irriducibile e, allo stesso tempo, l’indissociabilità, tra rapporti di produzione da una parte, e razionalità politica dall’altra. Foucault ci mostra che, al fine di comprendere questa indissociabilità, è indispensabile intraprendere un’analisi non economica del potere, criticando così l’“economicismo” marxista, che cade nell’errore di sovrapporre i due termini in questione, senza considerare l’eterogeneità costitutiva tra rapporti economici e relazioni di potere. Simile critica è particolarmente sviluppata in Bisogna difendere la società, così come nel Corso inedito La società punitiva, dove Foucault riconosce che i meccanismi disciplinari funzionano a un doppio livello: da un lato, essi devono proteggere la forza produttiva e i mezzi di produzione, ma allo stesso tempo «producono le disposizioni a produrre», ovvero i soggetti produttori. [10:12-23:51] Tuttavia, Legrand sostiene che Foucault stesso finisce per proporre un modello interpretativo economicista, dal momento che tutta la sua analisi in Sorvegliare e punire si basa sulla nozione di una “economia generale degli illegalismi” che ha avuto luogo nel XVIII secolo, con la messa in campo del potere disciplinare. Questa analisi, però, ci permette di vedere l’asimmetria costitutiva e l’irriducibilità tra relazioni di potere e rapporti economici. In particolare, Legrand sottolinea che il carattere correttivo del dispositivo disciplinare non è funzionale soltanto a maggiorare le forze produttive, ma anche a produrre i soggetti produttivi. [23:52-37:30] Di fronte a queste considerazioni, non si tratta allora di scegliere tra liberalismo e statalismo, opposizione che d’altronde si rivela storicamente falsa, ma di pensare nuovi modi di governamentalità possibile. Inoltre, le pratiche di resistenza da mettere in atto non possono fondarsi su una messa in discussione delle relazioni di potere, facendo astrazione da una critica dell’economia politica, ossia del sistema capitalistico: il compito politico consisterà quindi nel riconnettere la critica foucaultiana delle relazioni di potere con quella marxiana dell’economia politica. [37:31-39:58] Legrand conclude il suo intervento marcando alcune divergenze sostanziali rispetto alla relazione di Fréderic Gros: non bisogna valorizzare troppo il modello della soggettivazione greca, dal momento che le pratiche di soggettivazione avevano luogo in un contesto politico profondamente non-egualitario, permeato da rapporti sociali ed economici asimmetrici. [39:59-01:00:55] Discussione.


Parole chiave: liberalismo, marxismo, correzione disciplinare, forze produttive, economia politica.


L’autorizzazione per l’embedded di questo video proviene dall’ENS Savoirs en multimédia, che ne detiene tutti i diritti e che ringraziamo dunque infinitamente. In particolare, l’intervento di Legrand si può trovare qui.

 
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